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Tasse “lusso” Sulla Casa Con Piscina: Cosa Dice La Legge

Tasse “lusso” sulla casa con piscina: cosa dice la legge

Prima di scegliere di edificare una piscina all’interno della propria abitazione è molto importante fare un preventivo di spesa realistico non solo riguardante le spese per costruirla ma anche quelle per mantenerla. Tra queste ultime va considerato anche che in alcuni casi la presenza di una piscina potrebbe incidere fiscalmente sulle tasse correlate all’immobile.

Scopriamo quando succede e come comprendere meglio le regole vigenti.

Non vogliamo fare allarmismi: sono pochi i casi in cui una piscina ad uso privato possa da sola alzare la tassazione di un immobile, ma di sicuro è uno dei parametri che può far considerare una proprietà “signorile” e per questo portare a dover pagare la famigerata “tassa di lusso”.

Cos’è la tassa di lusso? Cosa c’entra con la piscina?

Ci sono tante caratteristiche che cambiano la situazione quando si parla di tassazione di un bene come la piscina della propria abitazione: comprendiamo bene quali siano i limiti superati i quali scatterà la “tassa di lusso”.

Ma prima di iniziare: siete interessati a capire quanto potrebbe costarvi una piscina privata da giardino? Ecco un articolo molto completo sull’argomento!

Il titolo di immobile di lusso comporta alcune specifiche conseguenze fiscali: imposta di registro al 9% (anziché al 2%) del valore catastale dell’immobile; nessuna agevolazione per prima casa o di comodato d’uso a figli o genitori, con la perdita della possibilità di ridurre del 50% IMU e TASI.

Ora approfondiremo la questione della tassa di lusso e parleremo di quali siano le piscine che non necessitano di un pagamento di tasse supplementari di questo tipo.

Catasto e abitazione signorile

Vogliamo rassicurarvi: la presenza di una piscina privata non comporta necessariamente il pagamento di tasse extra sull’immobile.

A prescindere dalla presenza di piscina, rientrano in questa categoria le abitazioni della categoria catastale A/1 che e rispettano i criteri presenti nel decreto del 2 Agosto 1969, dell’articolo 4.

Secondo questo articolo sono in automatico “case di lusso” le abitazioni in cui la singola unità immobiliare supera la superficie utile complessiva di 240mq (con esclusione di balconi, terrazze, cantine, soffitte, garage e scale).

A prescindere dalla categoria tutte le abitazioni che sono dotate di una o più piscine da almeno 80mq di superficie, rientrano nella categoria signorile e dovranno per forza pagare la tassa di lusso.

Ci sono altre caratteristiche che fanno sì che case inferiori a 240mq e con piscine inferiori ad 80mq rientrino nella fascia lusso e ne parleremo nell’ultimo capitolo.

Dimensioni massime della piscina per non pagare automaticamente la tassa di lusso

Nella maggior parte dei casi una casa inferiore a 240mq con piscina con superficie minore a 80mq non sarà tassata.

Inoltre le piscine fuori terra di ogni tipologia (quelle che vengono appoggiate al suolo) non sono mai legate a nessuna tipologia di cambi catastali e aumenti di tassazione.

Dunque chi desidera installare una piscina per uso privato non è generalmente soggetto ad alcun pagamento delle tasse di lusso, soprattutto perché la maggior parte delle piscine, interrate o meno, non supera gli 80 mq!

Quando si potrebbe dover pagare tassa di lusso con piscine di inferiori a 80 mq?

Anche le abitazioni inferiori a 240mq e con piscine inferiori a 80mq potrebbero incappare nella tassa di lusso. Una casa infatti può essere considerata un bene signorile se la si riconosce in minimo quattro tra questi requisiti:

  • Superficie calpestabile è superiore a 160 mq;
  • Quando le superfici delle aree escluse dalla metratura calpestabile (balconi, terrazze, cantine, soffitte, garage e scale) sono superiori a 65 mq;
  • Quando l’immobile è di 4 piani o più, con montacarichi/ascensore;
  • Con la presenza di una piscina in muratura (appartenente a un servizio immobiliare da meno di 15 unità);
  • Se c’è un campo da tennis, con una dimensione maggiore a 650 mq (sempre per un numero di unità abitative inferiore a 15);
  • Con la presenza di pavimenti, porte di ingresso, scale, pareti e soffitto rivestiti da materiali di qualità e infissi di fascia alta;

Nel caso in cui un immobile presenti almeno quattro di queste caratteristiche sarebbe soggetto al pagamento della tassa di lusso sulla piscina.

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